Gruppo Montuoso:LAGORAI / Cauriòl - Céce - Colbricon
Competenza:SAT O.C. (1), SEZ. SAT PREDAZZO (2)
Difficoltà:EE (Escursionisti Esperti)
Comuni:PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA, PREDAZZO, CANAL SAN BOVO, ZIANO DI FIEMME
Denominazione:SENTIERO "ACHILLE GADLER" (dal Rifugio Laghi di Colbricon fino a Forcella Valmaggiore)
Località partenza:RIFUGIO LAGHI DI COLBRICON
Località arrivo:MALGA SÀDOLE - BAITA MONTE CAURIÒL
Lunghezza:22270 metri
Tempo andata:11:50 ore
Tempo ritorno:12:10 ore
Quota minima:1590 metri s.l.m
Quota massima:2608 metri s.l.m.
Dislivello salita:1530 metri
Dislivello discesa:1863 metri
Data aggiornamento:19-04-2022
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Questo itinerario costituisce il tratto di maggior lunghezza tra quelli che formano la "Traversata del Lagorai" e si svolge a ridosso delle creste, sempre sul lato fiemmese, per l'intero settore orientale del gruppo. Lo si percorre usualmente in due giorni di cammino, usufruendo per il pernottamento di uno dei bivacchi presenti lungo il percorso.
Nel 2011, la tratta fra Forcella Valmaggióre e il Passo del Colbricon è stata dedicata ad "Achille Gadler" (1920-2008), alpinista trentino, noto per aver descritto e fatto conoscere, attraverso innumerevoli pubblicazioni, sentieri ed itinerari della regione.

E349/1 (Competenza SAT OC)

L'itinerario inizia nei pressi del Rifugio Laghi del Colbricon, dove giunge il sentiero 348 proveniente da Malga Rolle o da Malga Cés e, costeggiata la sponda meridionale del suggestivo Lago Superiore di Colbricon, arriva in breve al vicino Passo del Colbricon dove s'interseca il Sentiero della Pace. Un tratto di sentiero, molto ripido e sconnesso, ci conduce fino ad una spalla che domina i Laghi di Colbricon e continua poi più comodamente fra sfasciumi e pendii detritici, conche erbose e rocce montonate, spostandosi progressivamente nel mezzo dell'ampio vallone del Colbricon, fino a scollinare la larga e panoramica Forcella Colbricon.
La traccia cala ora, per magri pascoli, alla vicina valletta a superare un rigagnolo (di solito ultima fonte d'acqua fino alla Forcella di Valmaggióre); si risale poi ad attraversare in quota verso la Forcella di Ceremana, poco prima della quale si supera un facile tratto attrezzato e si costeggiano alcuni ricoveri in galleria della Prima guerra mondiale. Incrociato il sentiero 337, si prosegue con qualche saliscendi traversando fra i macereti e le nude placche porfiriche, sotto le Cime di Ceremana per salire gradualmente fin quasi sulla cresta occidentale delle Cime di Bragarolo in prossimità del Bivacco "Aldo Moro" e della vicina Forcella di Bragarolo. Si continua in quota aggirando il Coston dei Slavaci, sulla cui parete occidentale e alla testata di un selvaggio vallone dove la neve rimane fino ad estate inoltrata, si trova un passaggio attrezzato, il tratto più impegnativo della traversata. Imboccata quella che era una bella mulattiera militare, si costeggia la Cima Valón per calare nell'interessante anfiteatro glaciale del Valón; lo si attraversa abbassandosi fin poco sopra il piccolo Lago Ghiacciato e si risale allo stretto intaglio della Forcella del Valón.
Il sentiero s'abbassa diagonalmente ad una conca che vede disseminate ovunque le testimonianze di un vasto accampamento del fronte austroungarico della Prima guerra mondiale; un tratto di sentiero scavato nella roccia conduce alla Forcella di Céce dove s'incrocia il sentiero 336.

E349/2 (Competenza SAT Predazzo)

Si prosegue per il pendio detritico sotto le rocce della parete settentrionale di Cima Céce, puntando alla dorsale che unisce la prima a Cima di Sella.
Accompagnati dalla segnaletica sulla traccia poco evidente, ci si alza fino alla base di un ripido canalino e lo si percorre con attenzione, sbucando sulla cresta; da qui è necessario abbassarsi lievemente sul versante occidentale per risalire a un ampio e panoramico ripiano sassoso (quota 2600), da cui diparte la deviazione per la salita alla Cima di Céce, la più elevata del Lagorai. Di particolare interesse le opere belliche che testimoniano una lunga pagina di guerra.
Si cala ora su tortuoso e buon sentiero, nel vasto catino roccioso sovrastato dall'elegante guglia del Campanile di Céce incontrando, ormai nella parte inferiore del vallone, il bivio con il sentiero 336B; aggirato un largo costone si scende in breve a raggiungere la Forcella di Valmaggióre con l'omonimo accogliente bivacco curato dal C.T.G. di Predazzo e intitolato ai giovani ­"Paolo e Nicola"; acqua a 200 metri sul sentiero 335 in direzione Caoria.
Il nostro itinerario prosegue, dopo un breve tratto in comune col sentiero 335, aggirando, per ex mulattiera militare, i fianchi settentrionali di Cima Valmaggióre, supera l'ampia Forcella del Dos Caligher; continua in quota lungo il versante della Cima di Valbona e raggiunge la località Lasteòt, in una verde conca, bivio con il sentiero 349B del Fifol intitolato a "Giovanni Guadagnini", diventando anche il percorso della Translagorai.
Da qui si sale ora per magri pascoli e sfasciumi alla soprastante Forcella Morégna per poi calare nel vallone detritico dove si trova il suggestivo Lago Brutto; oltre un marcato costone si va ad incontrare il sentiero 339 e nuovamente la Translagorai abbandonata in precedenza, che da qui seguiremo a sx, passando a monte del Lago delle Trute (bivio 334), fin quasi nei pressi della Forcella Coldosè e dell'omonimo bivacco.
Al bivio si va a dx e si sale per il ripido pascolo a scavalcare la Sella del Cadinon, che ne divide le due attigue cime omonime (splendido panorama sulla Valle di Fiemme e le Dolomiti di Fassa) e s'abbassa alla Forcella Canzenàgol nei cui pressi, ottimamente conservati, si trovano alcuni camminamenti della Prima guerra mondiale.
Risaliti ad aggirare un promontorio roccioso, sul costone settentrionale della Cima Canzenàgol, si inizia poi a scendere per il versante settentrionale della stessa ad una desolata conca sassosa e poi su una dorsale porfirica.
Il sentiero, a tratti sconnesso, entra nel bosco di pino cembro e larici; fra valloncelli e traversando per ripide coste, s'abbassa fin quasi nell'impluvio del vallone della Busa Alta. A fianco del largo canalone, segnato dalle valanghe, si cala progressivamente e con innumerevoli tornanti, verso Baita Monte Cauriòl e Malga Sàdole.


-------------------- © SAT 20130429 --------------------

Nome Località Bivio Quota
(m s.l.m)
Distanza
(metri)
Andata
(hh:mm)
Ritorno
(hh:mm)
Diff. Comp. Agibilità
RIFUGIO LAGHI DI COLBRICON E348 1926 - 00:10 - - -
PASSO DEL COLBRICON 1914 570 00:10 01:10 E (1)
FORCELLA COLBRICON 2413 2050 01:30 00:20 E (1)
FORCELLA DI CEREMANA E337 2423 850 00:20 01:20 EE (1)
BIVACCO "ALDO MORO" E376 2558 2170 01:30 01:30 EE (1)
FORCELLA DEL VALÓN 2480 3250 01:40 00:30 EE (1)
FORCELLA DI CÉCE E336 2397 570 00:20 00:45 EE (1)
SELLA CRESTA NO DI CIMA CÉCE 2589 1210 01:00 01:15 EE (1)
VALLONE O DI CIMA CÉCE E336B 2249 1870 00:50 00:15 EE (1)
FORCELLA DI VALMAGGIÓRE - Bivacco E335 E394 2172 390 00:10 00:05 E (1)
QUOTA 2155 E335 2155 150 00:05 00:30 E (2)
FORCELLA DEL DOS CALIGHER 2207 980 00:30 00:25 E (2)
LASTEÒT E349B 2232 1050 00:25 00:20 E (2)
FORCELLA MORÉGNA 2400 710 00:30 00:30 EE (2)
LAGO BRUTTO 2211 840 00:20 00:15 EE (2)
QUOTA 2166 E339 2166 460 00:10 00:10 E (2)
LAGO DELLE TRUTE E334 E339 2120 320 00:10 00:10 E (2)
pr. FORCELLA COLDOSÈ E339 2172 430 00:10 00:15 E (2)
SELLA DEL CADINON 2284 460 00:20 00:15 EE (2)
FORCELLA CANZENÀGOL - trincee 2223 340 00:10 02:00 EE (2)
MALGA SÀDOLE - BAITA MONTE CAURIÒL E320 1593 3600 01:30 E (2)
Totali 22270 m 11:50 h 12:10 h  

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