Lungo itinerario alpinistico che traversa da S a N il Gruppo della Marmolada superando lo stretto intaglio della Sforcela Marmoleda, dove è indispensabile l'attrezzatura da via ferrata.
La successiva discesa, per la sottostante Vedretta del Vernel, ormai ridotta nelle dimensioni, è comunque insidiosa e richiede l'uso di piccozza e ramponi.
È consigliabile percorrere l'itinerario, utilizzato anche come sentiero di accesso alla Via Ferrata della Marmolada, solamente con tempo buono e con la dovuta esperienza.

Dal Rifugio Contrin si rimonta l'amena Val Rosalia attraverso i pascoli che lungo la via si fanno più erti e lasciano il posto, più in alto, ai ghiaioni.
A quota 2400 circa, al bivio con l'ititinerario 610 diretto al Pas de Ombreta, si volta a sx e si risale il lungo ghiaione inerpicandosi con strette svolte del sentiero fino alla base della rocciosa gola sottostante Sforcela Marmoleda.
Con le dovute attenzioni e attrezzature, si seguono gli infissi sulla compatta parete, che conducono alla Sforcela Marmoleda. Qui inizia la Via Ferrata della Marmolada, un percorso di estremo interesse ma da non sottovalutare per l'ambiente d'alta montagna e le difficoltà tecniche. Oltre l'intaglio si scende lungo la parete di sx sfruttando una serie di cenge e camini, attrezzati con funi e staffe.
Alla base delle rocce, si arriva sull'ormai ridotta Vedretta del Vernel dove la discesa può risultare difficoltosa per le condizioni del ghiaccio crepacciato e ricoperto di detriti.
Raggiunti i ghiaioni sottostanti, si cala ancora per le morene fin sotto la dorsale NO della Marmolada e, aggirandone la base circa a quota 2480, si traversa per le vaste pietraie sottostanti la parete N della Marmolada risalendo fino al Pian dei Fiacconi, dove si trova l'omonimo ex rifugio. (attenzione, non esiste più da diversi anni la Cabinovia dalla Fedaia.)
Il sentiero cala ora per ghiaioni e placche rocciose alla Sforcela Col de Bous, dove giunge da sx l'itinerario 619, e prosegue per il ripido versante fino ad arrivare agli alberghi posti a margine della Diga di Fedaia.


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