Lungo itinerario che da Folgarìa raggiunge la cima del Cornetto e poi attraversa il settore orientale del massiccio della Vigolana fino al Bivacco Vigolana. La prima parte del percorso si snoda nel bosco lungo un'ex mulattiera militare, quindi su terreno aperto, prevalentemente in cresta o in prossimità della stessa. Alterna estesissime vedute sull'intero orizzonte.

La partenza è nella parte ovest di Folgarìa, da Via del Parco, al limitare dell'abitato. Al termine della strada asfaltata si prosegue su sterrato forestale fino in località La Teza (area attrezzata), dove si aggira il costone boscoso per continuare sulla ex strada militare della Grande Guerra, che si alza con numerosi tornanti lungo il versante della Kreuzleit rivolto alla Val Gola. Superata la Sorgente Costila, il tracciato attraversa un tratto di vegetazione ad alto fusto per uscirne poco dopo, in vista delle pareti dalle quali, verso il 1960, si staccò una frana che cancellò un tratto di strada. Raggiunta una spalla panoramica protesa sulla Val Gola, si ritrova la strada militare, che percorriamo fino alla deviazione del sentiero che conduce sul crinale alla Chiesetta di San Vigilio, in vista della sottostante conca prativa e del'ex Rifugio Paradiso. Con pendenza più accentuata, dapprima su terreno aperto, poi entro un tratto di bosco, si supera un punto panoramico, da cui si prosegue tra i mughi lungo le ondulazioni della cresta, incontrando, in prossimità dell'antecima, l'incrocio con il sentiero 453 e, poco sotto la cima del Cornetto di Folgarìa, quello col sentiero 451. Eccezionalmente ampia la vista che si gode sull'intero orizzonte, una delle più complete del Trentino sud orientale. Il sentiero si abbassa in direzione nord lungo lo spartiacque ed è raggiunto prima dal sentiero attrezzato 425B (dedicato a Giovanni Gentilini) e poi dal sentiero 439, proveniente dalla Strada della Fricca. Inizia quindi una serie di ondulazioni che portano a sfiorare la sommità della Seconda cima, e a contornare fra i mughi il fianco ovest della Terza cima e del soprastante crinale. Oltrepassati alcuni spiazzi erbosi sempre più chiusi dai mughi, si risale il versante ovest del Bècco di Filadonna, fino ad incontrare il sentiero 442 proveniente dal Rifugio Casarota e, poco più in alto, la deviazione per la cima del Bècco (raggiungibile in 10 min.).
Con spettacolare vista sui paesi sparsi sull'Altopiano della Vigolana si cala per la cresta e poi alla Bocca di Val Larga. Lasciato a sx il sentiero 453A diretto alla Cima Vigolana, si va a dx scendendo a immettersi sul concatenamento di cenge rocciose che corrono alla base delle pareti stratificate a NE di Cima Vigolana (tratti esposti), alla testata della ripidissima Val Larga. Superato il bivio col sentiero 444 che arriva dal Rifugio Paludèi, si percorre un breve tratto attrezzato con funi metalliche e si risale infine, con un ultimo strappo, a raggiungere il Bivacco Vigolana, posto ai piedi della caratteristica guglia della Madonnina.

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